Lacunosa dichiarazione del Presidente Bardi su primo giorno Basilicata in “zona arancione”.

Riportiamo la dichiarazione del generale ricordandogli che i lucani hanno un elevato senso del dovere e l’hanno accolto proprio in virtù di quell’auspicata “società aperta” e per il perseguimento del bene comune oltre che per l’orgoglio d’appartenenza. Tuttavia, esiste un’altra categoria dimenticata: quella dei docenti. Ci piacerebbe che il Governatore si ricordi anche di loro, specie perché assieme alle forze dell’ordine, hanno e stanno pure facendo da cavia. E non solo per la dad autodidatta, ahimè!

 

“Nel primo giorno di ‘zona arancione’ il mio pensiero è rivolto alle nostre imprese e ai nostri commercianti, che stanno avendo ripercussioni economiche notevoli. Il mio invito è di “comprare lucano” per aiutare il nostro territorio. La mia preoccupazione è ovviamente di natura sanitaria, a causa dell’esplosione della ‘variante inglese’ anche nella nostra regione e per il blocco ai vaccini Astrazeneca. Per tali motivi, ho dovuto chiudere tutte le scuole. E questo mi dispiace molto, perché la scuola e la cultura sono le cose più importanti per la formazione dei giovani lucani. Il mio pensiero va a loro e alle loro mamme, ma stiamo lavorando tutti per tornare presto alla normalità. Da un anno viviamo la pandemia, che ha travolto tutto il mondo. L’unica soluzione si chiama vaccino e sto lavorando per garantire quanto prima una dose a tutti. Il piano vaccinazioni è già pronto. A breve toccherà alle categorie più deboli e più fragili, dopo gli over 80. Il mio invito è di seguire le regole più semplici, come il corretto uso della mascherina”.

Lo dichiara il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.

 

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