Assessore Fanelli a Matera per il Villaggio di Natale Coldiretti.

L’esponente della giunta regionale nel suo intervento si è soffermato su alcune tematiche che interessano gli operatori del settore, quali la valorizzazione delle filiere, la questione dei cinghiali ed il Piano di sviluppo rurale. Il vicepresidente della giunta regionale Francesco Fanelli, intervenendo questa mattina a Matera al Villaggio di Natale della Coldiretti, ha parlato di alcuni dossier a cui sta lavorando il dipartimento all’Agricoltura. Tra questi la valorizzazione delle filiere, la questione cinghiali e il Piano di sviluppo rurale.

“In occasione del Tavolo Verde dello scorso 25 novembre, ho confermato la forte volontà politica di finanziare ulteriori progetti di valorizzazione delle filiere produttive, risultati in prima istanza ammissibili ma non finanziabili. La decisione ha detto l’assessore all’Agricoltura è stata assunta attraverso lo strumento di concertazione dello stesso Tavolo composto dagli organi direttivi del dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata e dalle organizzazioni datoriali. Con un ulteriore sforzo finanziario, la Regione Basilicata ha aggiunto Fanelli ha deciso di finanziare cinque Progetti di valorizzazione della filiera in alcuni comparti produttivi”.

In riferimento alla questione cinghiali, dopo aver annunciato l’intenzione delle Regioni di chiedere un incontro al Ministero dello Sviluppo economico e al Ministero dell’Interno per trovare strumenti assicurativi adeguati in caso di incidenti stradali, Fanelli ha evidenziato che “è necessario modificare la legge nazionale n. 157/92, in quanto è fondamentale rispetto alla specie cinghiale, parlare non più di ‘conservazione’ bensì di ‘gestione’, rivedendo i termini del periodo di caccia della specie. A livello regionale ha proseguito è stato emanato un avviso per valorizzare la carne di cinghiale, come previsto dalla legge regionale n. 37/2018, mediante l’individuazione di operatori economici interessati alla gestione delle carcasse di questi animali.

Fanelli ha detto inoltre che “la legge nazionale va rinnovata per permettere alle Regioni di variare il periodo della stagione venatoria in relazione alle diverse realtà territoriali e ambientali, contemplando la possibilità di contare ai fini del contenimento, oltre che sugli agenti provinciali, anche su cacciatori formati al telecontrollo”.

Nel passaggio sui fondi europei, il vicepresidente della giunta regionale ha messo in evidenza “i ritardi registrati in passato nell’attuazione delle misure inserite nel Piano di sviluppo rurale, quali la progettazione sulle filiere, dovuti spesso all’abitudine consolidata di concedere proroghe alla scadenza dei bandi. Il dipartimento regionale ha concluso sta lavorando strenuamente per recuperare il tempo perduto, ma tutti gli attori in campo, con un rinnovato senso di responsabilità, devono remare dalla stessa parte”.

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