La Ministra Lamorgese nella sua città.

Ha lavorato sodo tutta la mattina, come sempre e poi l’incontro con la stampa. Si sentiva orgogliosamente a casa ed ha dato il meglio di se relazionando puntualmente sui contenuti degli incontri della mattina e assicurando più volte un impegno certosino sui problemi di una provincia e di una città che conosce molto bene e che sente ancora sua. “Chi non ha la nostra età” – ha detto il Ministro Luciana Lamorgese – “Non può sapere come, ad esempio, la cittadella di Bucaletto nacque per un’urgenza del terremoto dell’80 ed e’ poi rimasta invece un insediamento che oggi presenta molte criticità a cui bisogna far fronte”. Sicura, spigliata e determinata si pone con tutti con sobria eleganza nel suo tailleur pantalone grigio, gioielli discreti e niente trucco in viso concedendo ad autorità e personale della Prefettura foto ricordo che essa stessa ha gustato fino all’ultimo minuto. “Quando da Prefetto ci si ritrova all’apice della carriera non si può che fare il Ministro con immenso orgoglio, ma io lo faccio anche con responsabilità e senso delle istituzioni” – ha detto – “Ho istituito vari comitati e questo di oggi lo dovevo alla mia città”. La Ministra ha puntualizzato una serie di temi rispondendo alle domande dei giornalisti, ribadendo un impegno di spessore per contrastare furti nelle periferie e corruzione. Ha confermato una certa spinta ai rimpatri del suo dicastero ed ha chiarito che dei tunisini sbarcati in Italia nell’ultimo mese più della metà è già stato rimpatriato. Pronto intervento garantito anche per il maltempo che proprio oggi ha flagellato la sua terra e alta attenzione ai progetti regionali da sostenere. Ancora e non da ultimo l’impegno ad andare avanti e a non abbassare mai la guardia in tema di femminicidio da parte di chi, come lei, è madrina del già collaudato Codice Rosa.

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