Lotta all’usura.

Riunito dal Prefetto Annunziato Vardè l’Osservatorio Provinciale per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni dell’usura e dell’estorsione, alla presenza del Commissario Straordinario del Governo per il Coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Prefetto Annapaola Porzio.

Convocato dal Prefetto di Potenza Annunziato Vardè si è riunito ieri 11 settembre 2019 l’Osservatorio Provinciale per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni dell’usura e dell’estorsione, alla presenza del Commissario Straordinario del Governo per il Coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Prefetto Annapaola Porzio.
Alla riunione hanno partecipato il Direttore della Filiale di Potenza della Banca d’Italia, il Presidente della Camera di Commercio I.A.A., il Segretario della Commissione Regionale ABI Basilicata, i rappresentanti di Cofidi Sviluppo Imprese e Cofidi Fidi Imprese nonché della Fondazione Nazionale Interesse Uomo onlus, della Fondazione Lucana Antiusura, Vincenzo Cavalla onlus e dell’Associazione Famiglia e Sussidiarietà.
Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto sullo stato di attuazione del Protocollo d’intesa in tema di prevenzione e contrasto ai suddetti fenomeni, sottoscritto in Prefettura il 16 marzo 2019 e sulle attività svolte dai componenti dell’organismo.
In apertura, il Prefetto Vardè, nell’evidenziare che in provincia esiste solo una fondazione antiusura iscritta nel registro prefettizio (la Fondazione Nazionale Interesse Uomo” di Don Marcello Cozzi) e che non risulta costituita alcuna associazione antiracket, ha fornito i dati relativi al numero delle denunce presentate sia per il reato di estorsione che per quello di usura sottolineando che è molto probabile che esista un fenomeno “sommerso” in quanto i dati ufficiali delle denunce non danno la reale misura del fenomeno.
In questo quadro, il Prefetto ha ritenuto di grande importanza l’attuazione del Protocollo d’intesa, siglato in data 16 marzo 2019, e che prevede, da un lato, iniziative di informazione/formazione anche a sostegno di soggetti vulnerabili nonché iniziative volte ad incrementare il microcredito, e dall’altro, meccanismi finalizzati a snellire e velocizzare le procedure di accesso anche da parte delle fasce deboli della popolazione, compresi i protestati. Quanto innanzi mediante un proficuo confronto e opportune intese tra banche e Confidi con l’individuazione di referenti di ciascuna banca a cui affidare peraltro l’istruttoria delle pratiche oltre alla nomina di un referente Abi per i rapporti con associazioni, fondazioni e confidi.
Il Segretario dell’Associazione Bancaria Italiana – sede regionale – ha evidenziato che mentre il confronto con gli istituti bancari presenti sul territorio provinciale risulta positivo, il rapporto con le filiali degli istituti di credito nazionali risulta più complesso. Pertanto ha sottolineato come la nomina di referenti per ogni banca possa costituire una valida soluzione nell’intermediazione fra le parti.
I rappresentanti dei Cofidi hanno fatto presente che occorre velocizzare l’iter delle pratiche per l’accesso al credito considerato che occorrono circa 90 giorni per l’evasione delle stesse. Inoltre hanno sottolineano che sarebbe auspicabile un’intensa campagna informativa.
Il Direttore della sede locale della Banca d’Italia ha concordato con il Prefetto sull’importanza dell’attuazione del Protocollo che risulterebbe vantaggiosa sia per le fasce più deboli che per gli istituti bancari. A tal proposito ha suggerito che i referenti delle filiali di credito dovrebbero essere maggiormente formati sulle possibilità di accesso al credito e successivamente impegnarsi nella comunicazione con gli utenti.
Tali considerazioni sono state condivise dai rappresentanti delle Fondazioni i quali hanno posto l’attenzione su una forte campagna di sensibilizzazione considerata anche la diffusione del fenomeno del sommerso.
Il Presidente della Camera di Commercio, nel condividere l’importanza dell’attività informativa, ha proposto l’istituzione di uno sportello che potrebbe essere d’ausilio per gli utenti che versano in situazioni di difficoltà.
Concludendo l’incontro, il Prefetto Porzio – Commissario Straordinario del Governo per il Coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura – nell’esprimere vivo apprezzamento per l’iniziativa assunta dal Prefetto di Potenza, ha sottolineato l’importanza della partecipazione di tutta la società civile, oltre che degli organi istituzionali, per rendere sempre più incisiva l’attività di contrasto ai fenomeni criminali rilevando, tuttavia, che il numero delle istanze di accesso al fondo rimane modesto.
L’impegno – ha sostenuto il Commissario Nazionale antiracket e antiusura – è di sostenere le organizzazioni e le iniziative come la “Carovana antiusura” promossa dalla Fondazione Interesse Uomo al fine di divulgare ulteriormente il messaggio che sottrarsi all’usura ed agli altri reati connessi è possibile con il sostegno e l’affiancamento delle istituzioni e delle associazioni.

 

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