A Matera il Tir “Una vita da social” della Polizia di Stato contro il cyberbullismo.

Prevenzione e sensibilizzazione in particolare  nelle scuole dell’obbligo, ha fatto registrare pochi casi tra i reati di cyberbullismo o legati all’uso improprio dei social network.La Basilicata è dunque tra  le regioni  più virtuose che, grazie a una continua attività in occasione dell’arrivo del tir per la campagna “Una vita da social”, promossa dalla Polizia di Stato  ha coinvolto studenti delle scuole medie e gli atleti della squadra di basket dell’Olimpia Bawer .Le vittime sui social sono state 53 e di queste 32 per diffamazione on line, 22 per ingiurie e minacce, 12 per furto di identità digitale su social network, cinque per diffusione di materiale pedopornografico e due per stalking. L’importanza dell’azione preventiva è dell’attività di rete nelle scuole è stata evidenziata dal questore, Paolo Sirna, dal prefetto Antonella Bellomo, dal responsabile regionale della Polizia Postale, Rosario D’Anza, e dal dirigente della Questura di Matera, Luisa Fasano.Il dato, riferito a tutto il 2017 e fornito dalla Polizia Postale della Basilicata, indica il numero complessivo di  14 minorenni denunciati dall’autorità giudiziaria: 3 per furto di identità digitale sui social network, 6 per il reato di ingiurie e minacce,2  per diffusione di materiale pedopornografico . È stato attivato un confronto con i ragazzi, accompagnati dai docenti, che hanno posto domande in particolare sull’ uso di foto o filmati e sui rischi di modalità di accesso ai siti.Sono stati proiettati filmati, distribuito materiale divulgativo ed La Polizia di Stato ha fornito indicazioni sull’utilizzo di applicazioni come youpol una “app” da scaricare su smartphone e tablet permetterà di entrare in rapido contatto con la Polizia per segnalare episodi di bullismo, maltrattamenti, o anche di spaccio di droga.

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