RIUNIONE DELL’OSSERVATORIO REGIONALE PER LA PREVENZIONE DEL FENOMENO DELL’USURA.

Convocato dal Prefetto di Potenza, Annunziato Vardè, si è riunito nella giornata odiernalOsservatorio per la Prevenzione del Fenomeno dell’Usura, per affrontare il problema della crisi finanziaria e di liquidità delle persone fisiche, a seguito dell’emergenza Covid-19, che hadeterminato la sospensione di gran parte delle attività lavorative e che potrebbe generare un concreto rischio di diffusione del fenomeno usurario.

Alla riunione hanno partecipato il Commissario Regionale per il Coordinamento delle iniziative Antiracket e Antiusura, il Direttore di Banca d’Italia, il Segretario della Commissione Regionale ABI, i rappresentanti di COFIDI – Basilicata e di COFIDI FIDI-IMPRESE ed i Presidenti della Fondazione Nazionale Onlus – Interesse Uomo, della Fondazione Lucana Antiusura “Mons. Vincenzo Cavalla” Onlus e dell’Associazione Famiglia e Sussidiarietà di Matera.

In apertura, il Prefetto Vardè ha sottolineato che in un’ottica di prevenzione del fenomeno dell’usura è necessario verificare l’effettività delle misure economiche previste dal governo nazionale, prevedendo un sistema di monitoraggio delle procedure adottate dai soggetti istituzionali pubblici e privati coinvolti nell’applicazione degli strumenti finanziari contenuti nei Decreti cd. “Cura Italia” e “Liquidità”.

Al riguardo il Prefetto ha rilevato che occorre eliminare ogni criticità in fase di esame delle istanze di finanziamento dei prestiti governativi,per i quali è prevista la garanzia del 100% da parte dello Stato.

In particolare, sulla scorta di quanto riferito dalrappresentante di COFIDI FIDI-IMPRESE, ha evidenziato l’urgenza di ridurre al minimo gli adempimenti burocratici finalizzati alla concessione del beneficio, considerata la totale garanzia dello Stato sui prestiti e l’assenza di rischio per le banche in merito al mancato rientro del capitale e, nel contempo, l’esigenza dei controlli per evitare le ingerenze della criminalità.

A tal proposito, il Commissario Regionale per il Coordinamento delle iniziative Antiracket e Antiusura ha sottolineato l’importanza di attenzionare, ai fini del rischio di ricorso a canali illegali di finanziamento, le istanze di accesso al credito garantito respinte dagli istituti di credito.

Un profilo di criticità emerso ha riguardato la segnalata prassi di alcuni istituti di credito che, in sede di erogazione del prestito governativo, avrebbero proceduto a trattenere somme a titolo di compensazione dello scoperto pregresso del cliente beneficiario.

A tal proposito il Direttore della Banca d’Italia, unitamente al Segretario della Commissione Regionale ABI, hanno affermato che non è consentita tale pratica.

I Presidenti della Fondazione Lucana Antiusura “Mons. Vincenzo Cavalla” Onlus e dell’Associazione Famiglia e Sussidiarietà di Matera hanno evidenziato che attualmente non risultano segnali di emergenza relativi al dilagare del rischio di accesso al credito illegale, ma che è necessario sollecitare un’immediata attuazione delle misure economiche per scongiurare eventuali infiltrazioni usurarie nel tessuto economico del territorio.

Il Presidente della Fondazione Nazionale Onlus – Interesse Uomo ha sottolineato la necessità della moratoria dei mutui, ma anche di prevedere contributi a fondo perduto.

Il rappresentante dell’ABI, nel sottolineare l’importanza del ruolo assegnato alle banche nell’attuale contesto emergenziale, da un lato ha messo in luce le rilevanti difficoltà nelle quali si sono imbattuti gli istituti di credito, chiamati ad applicare la normativa in costante evoluzione, dall’altro  hanno potenziato le misure finalizzate al contrasto del riciclaggio e dell’usura.

A conclusione dei lavori dell’Osservatorio, il Prefetto ha evidenziato la necessità di conciliare l’esigenza di semplificare le procedure finalizzate alla erogazione delle misure di sostegno alle imprese, al fine di velocizzare gli interventi che servono anche per prevenire il ricorso all’usura, con quella di assicurare la legalità di tali interventi per evitare la possibilità dell’inserimento della criminalità nell’economia legale anche attraverso l’usura.

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