Potenza-Reati contro la P.A. sospeso cancelliere

Al termine di articolata indagine, diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica , gli investigatori della Sezione specializzata al contrasto dei reati contro la P.A. della Squadra Mobile della Questura di Potenza hanno eseguito, nella giornata di ieri, la misura interdittiva della sospensione dalle funzioni emessa dal Gip di Potenza nei confronti del cancelliere del Tribunale di Lecce, Donno Amedeo, ritenuto gravemente indiziato del delitto di induzione indebita a dare o promettere utilità ( arrt 110 319 quater ). È quanto si legge in un comunicato della Procura della Repubblica di Potenza a firma del Procuratore Capo dott. Francesco Curcio.In particolare la sospensione dall’esercizio delle funzioni è stata disposta in quanto il Donno è stato ritenuto gravemente indiziato di avere veicolato richieste di denaro da parte del GOT del Tribunale di Lecce, Scarciglia Marcella, in servizio presso la medesima Sezione Civile, nei confronti di un consulente tecnico del Tribunale che doveva ricevere un incarico di consulenza dal predetto GOT e doveva essere liquidato per un precedente incarico. Secondo la ricostruzione accusatoria, pienamente accolta dal Gip di Potenza, il Donno, al fine di indurre la vittima a versare una somma di denaro nelle mani del Got Scarciglia , formulava al Consulente una duplice minaccia: una esplicita, di non percepire la liquidazione delle sue spettanze, una implicita di non ricevere l’ulteriore incarico. La vittima all’epoca dei fatti, previe intese con gli organi inquirenti, a cui si rivolgeva dopo avere ricevuto l’illecita richiesta, consegnava nelle mani del GOT una busta contenente la somma di euro 1.500 in denaro contante. Tuttavia nell’immediatezza della consegna il giudice onorario veniva arrestato in flagranza di reato, essendo stato predisposto apposito preventivo servizio di riscontro dalla Polizia di Stato (che aveva ricevuto la denuncia del consulente ed aveva concordato con lo stesso la”consegna controllata” del denaro). I successivi sviluppi investigativi, sfociati nella applicazione della misura interdittiva ieri eseguita, sulla base un quadro indiziario ritenuto grave, hanno permesso di accertare anche il coinvolgimento del Donno nell’attività illecita.

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