Genzano di Lucania e Lavello (Potenza):un arresto su provvedimento emesso dall’Autorità Giudiziaria e sessantacinque denunce in stato di libertà per reati vari.

Prosegue,l’intensa e proficua attività di prevenzione e repressione posta in essere dai Carabinieri della Compagnia di Venosa (Potenza) guidati dal Capitano Alessandro Vergine che, nel pomeriggio di ieri, hanno tratto in arresto un pregiudicato 38enne di origini pugliesi, poiché colpito da un ordine di carcerazione emesso dalla Sezione Penale della Corte d’Appello di Lecce. Il provvedimento, eseguito da militari della dipendente Stazione Carabinieri di  Genzano di Lucania, è scaturito dalla condanna con sentenza definitiva emessa dalla medesima Autorità Giudiziaria con cumulo pene per numerosi reati – tra cui tentato omicidio, lesioni personali, estorsione, violazione della normativa sugli stupefacenti, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, resistenza a Pubblico Ufficiale, violazione degli obblighi imposti da misura di prevenzione – commessi dall’uomo tra l’anno 2000 e l’anno 2017 in  Puglia. L’arrestato, al termine degli adempimenti di rito, è stato  quindi tradotto presso la Casa Circondariale di Potenza, dove dovrà permanere per espiare la pena complessiva di anni 7, mesi 4 e giorni 29 di reclusione. A Lavello (Potenza) inoltre, a conclusione di indagini, i militari della locale Stazione Carabinieri hanno deferito in stato di libertà 64 persone, di età comprese tra i 17 ed i 39 anni, per concorso nei reati di invasione di terreni ed edifici, danneggiamento, deturpamento ed imbrattamento di cose altrui. L’attività investigativa, scaturita da controlli del territorio e da successiva autonoma attività informativa, ha  permesso di acclarare che nelle campagne di quel centro, tra la serata del 18 ed il pomeriggio del 19 febbraio 2018, all’interno di un capannone industriale in disuso e di un annesso terreno di proprietà privata, si era svolta una festa non autorizzata tipo “Rave Party”, a cui avevano partecipato circa 200 persone provenienti anche da regioni limitrofe. Gli ulteriori accertamenti con riscontri oggettivi hanno consentito di identificare le 64 persone che, avendo aderito all’evento in questione, si erano illecitamente introdotte all’interno del terreno e dell’edificio, danneggiando quest’ultimo anche con la realizzazione di scritte e graffiti esclusivamente ornamentali, deturpando  l’area circostante abbandonandovi bottiglie ed oggetti di vario genere. Infine nel pomeriggio odierno, sempre i militari della Stazione Carabinieri di Lavello, nel corso di mirati servizi di controllo del territorio, hanno deferito in stato di libertà un incensurato 41enne originario di Melfi, poiché ritenuto responsabile del reato di porto illegale di armi. Lo stesso infatti, controllato alla periferia di quel centro alla guida di un’autovettura, è stato sottoposto a perquisizione personale  e trovato in possesso di un coltello a serramanico lungo 19,5 centimetri con lama di 8,5 centimetri, di cui mon è stato in grado di dare   giustificazioni del possesso. L’arma pertanto è stata immediatamente sottoposta a sequestro penale e l’uomo deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria del capoluogo lucano .I risultati operativi descritti sono stati ottenuti nell’ambito di una più ampia attività di controllo del territorio, finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati anche di maggiore allarme sociale, già da tempo rafforzata da una sempre più pregnante e capillare presenza sul territorio dei militari della Compagnia Carabinieri di Venosa.

 

 

 

 

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